La facciata che portò critiche a Palladio
Un trittico di Vivarini e una mestosa pala di Veronese
La chiesa di San Francesco della Vigna deve il suo nome ad un vigneto che nel 1253 venne lasciato in eredità ai frati francescani dal nobile Marco Ziani.
Si tratta di una chiesa nata prima come progetto gotico, ma poi riprogettata da Sansovino. La facciata è invece opera di Andrea Palladio che, per il fatto di aver messo assieme vari elementi classici, venne fortemente criticato per questo progetto.
Ai lati del portale campeggiano due grandi statue di bronzo dedicate a Mosè e San Paolo. L’interno a navata unica e ampia è arricchito da numerose cappelle e si conclude in un presbiterio profondo , espressione di uno spazio ampio, propria del Sansovino. All’interno il trittico di dipinti di Antonio Vivarini esprime al meglio l’arte tardogotica nella quale si colgono però già i primi segni del nuovo spirito rinascimentale. Nella cappella Giustinian una pala maestosa di Pietro Veronese ritrae la Madonna in trono.








