S. Alvise. Scoprire una della zone più remote di Venezia
Un capolavoro di Tiepolo, la salita di Cristo al Calvario
La visita alla chiesa di Sant’Alvise è anche l'occasione per scoprire una delle zone più remote di Venezia nel sestiere di Cannaregio.
Secondo la tradizione la chiesa fu eretta nel 1388, per volontà di Antonia Venier, in onore di San Luigi, vescovo di Tolosa, che le era apparso in sogno.
Questa suggestiva chiesa conserva l’originaria facciata gotica, e il trecentesco campanile, in cotto. L’interno quattrocentesco è ad unica navata ed è attraversato dall’antico “barco”, primo esempio di coro pensile destinato alle monache del vicino convento che da qui assistevano alla messa. Spettacolare è però il soffitto, interamente affrescato da Pietro Antonio Torri e Pietro Ricchi nel XVII secolo. All’interno, oltre ad importanti dipinti attribuiti ad allievi di Veronese, sono conservate tre tele di Tiepolo, che raccontano la passione di Cristo, tra le quali uno dei suoi capolavori, la Salita di Cristo al Calvario.








