Un esterno austero ed un interno molto ricco
Pregevoli l'acquasantiera dell'Anatolia e il crocifisso del Veneziano
La chiesa di San Giacomo dall’Orio, deve probabilmente il suo nome ad un albero di alloro che le cresceva vicino. Essa appare come un gioco di contrasti che presenta un esterno semplice, quasi austero, e un interno invece molto ricco.
La chiesa di San Giacomo dall’Orio è una delle più antiche di Venezia, sembra infatti che risalga forse già al X secolo, anche se fu poi ricostruita in epoche successive. Ed ecco il perché essa appaia come un insieme di stili diversi: il campanile, la pianta della chiesa e le colonne bizantine risalgono al XIII secolo; il tetto a carena e le colonne sono del periodo gotico, le absidi invece rinascimentali. La facciata è sobria con una piccola scultura seicentesca sopra il portale.
L’interno è caratterizzato da un soffitto di legno a carena di nave e presenta una pianta a tre navate. Di rilievo l’acquasantiera di marmo dell’Anatolia e il pulpito a forma di calice. Splendido poi il crocifisso in legno dipinto da Paolo Veneziano che nella sua arte fonde lo stile bizantino con le novità di Giotto.
Il vero capolavoro si trova nel presbiterio ed è la Madonna con bambino e Santi di Lorenzo Lotto una delle poche opere conservate a Venezia, perché l’artista è stato a lungo trascurato dalla critica che gli preferiva Tiziano.








